Amici unitalsiani,
già verso l’anno 59 d.C. San Paolo poteva scrivere ai cristiani di Corinto: «Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici» (1 Cor. 15, 3-4).
L’Apostolo delle Genti parla qui della tradizione viva della Resurrezione che egli aveva appreso dopo la sua conversione alle porte di Damasco.
Dopo venti secoli quella tradizione di cui parlava Paolo è più che viva e noi ci troviamo nel suo solco dopo i nostri genitori, i nostri nonni e tutti i nostri antenati. Talvolta, è vero, ci sembra di avere poca fede, a volte ci viene da dubitare, ma alla fine restiamo ancorati a questa tradizione che, diciamocelo, rende caldo il nostro cuore e riesce a dare senso pieno alla nostra vita.
Sì, Gesù, morto in Croce, è risorto, è veramente risorto ed è apparso ai Dodici e noi abbiamo il compito di annunciarlo al mondo intero.
A tutti voi il nostro augurio di trascorrere i giorni della Solennità della Pasqua di Resurrezione con le persone più care al cuore, nell’intento di voler rendere questo mondo secondo il Cuore ed il Pensiero di Dio.
Santa Pasqua!
don Arnaldo, assistente
Sandro, presidente
e tutto il Consiglio di Sottosezione
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